"Ricurdanda
l'Asilo"

Ovvero: ricordando L'Asilo 

L'Asilo in questione è l’Asilo Infantile Testa, una delle più benemerite istituzioni di Grana. Ed era anche una delle più amate.  Sorto ad opera di Don Vincenzo Testa, l’accogliente Asilo iniziò la sua attività nel 1864 e inizialmente fu retto da ottime Maestre e successivamente dalle Suore del Cottolengo fino al 1983, anno in cui anche l’ultima Suora, Suor Pierina Genoni, dopo 16 anni di permanenza tra la popolazione di Grana, lasciò il paese insieme a Suor Maria e alla Superiora Suor Sebastiana
Per Loro il “il Deo Gratias" (quello che loro erano solite ripetere ad ogni piccolo gesto di affetto) da tutti coloro che le hanno conosciute e da loro hanno ricevuto tanti insegnamenti.
Nelle foto sotto si possono vedere l'edificio delle scuole e sullo sfondo l'asilo Testa, il fondatore Don Vincenzo Testa, un gruppo di bambini e le tre suore che lo hanno gestito negli ultimi anni.

"Pensieri" di Suor Pierina Genoni


In questo spazio si vogliono proporre alcuni "Pensieri" di Suor Pierina Genoni, figlia del Cottolengo, per 16 anni  al servizio della comunità nell'Asilo di Grana. Si tratta di poesie che sono state spesso utilizzate dai bambini dell'Asilo nelle loro recite.

A quanti l’hanno conosciuta, amata e con Lei sono cresciuti in una esperienza di amicizia e di vita al servizio della Carità Cottolenghina.


Giudica il tuo giardino dai fiori che crescono,

non dalle foglie che cadono.

Giudica i tuoi giorni dalle ore felici

e non fermarti ai momenti tristi.

Giudica le notti dalle stelle in cielo

non dalle ombre sulla terra.

Giudica la tua vita dai sorrisi

non dalle lacrime.

Fai del bene intorno a te

Senza attenderti che se ne accorgano

Giudica la tua età dagli amici che ti circondano

non dagli anni che passano.


Se cerchi un esempio di amore

Guarda il Crocifisso.

Se cerchi un esempio di obbedienza

Segui Colui che si fece obbediente

Al Padre fino alla morte di Croce.

Se cerchi un esempio di disprezzo delle cose terrene

Segui Colui che e’ il Re dei Re, il Signore

Dei Signori, nel quale sono nascosti tutti i

Tesori della Sapienza e della Scienza.

Egli e’ nudo sulla Croce,

schernito, sputacchiato, percosso,

coronato di spine e abbeverato con aceto.

Se cerchi un esempio di umiltà

guarda l’Eucaristia e in Lei

troverai la forza per il tuo cammino.


IL MIO MUSETTO

Che belle cose

Nel mio musetto!

Fronte, capelli,

Bocca, nasetto

Due guance rosa,

Due occhi neri,

A volte allegri,

A volte seri.

E nella bocca

Trenta dentini

Che sempre cercano

Gli zuccherini.

Ma il musetto per essere bellino

Vuole l’acqua, il sapone ed il catino.

OFFRENDO UN MAZZOLINO 

Ti piace il mazzolino?

E’ tutto profumato

L’ho colto proprio adesso,

Per te qui l’ho portato.


Somiglia al cuoricino

Che qui mi batte in petto!

E’ piccolino ancora,

Ma tutto pieno d’affetto.



NEL BOSCO

Le prime foglie gialle

Si staccano dal ramo

E, cullate dal vento,

Discendono pian piano.

 

Ecco alcune si posano

Ai piedi di un funghetto

Che spicca in mezzo al prato

Con il suo rosso tetto.


Saltella uno scoiattolo

Sopra il giallo tappeto;

Sull’albero un fringuello

Al sol gorgheggia lieto.

ALLA MAMMA

Abbiam colto nel dolce

Misterioso giardino

Che germoglia ed olezza

Nel cuor d’ogni bambino

Un mazzetto di fiori.

 

Son fatti di luce,

D’innocenza e di candore

Come fiori di cielo

E li vede fiorire

Solamente il Signore.

 

Eccoli; li abbiamo colti

Per Te, perché ti facciano

Più leggero il cammino,

E la loro fragranza

Ti discende nel cuore

 

Come l’ali di un Angelo.

Accettali: sono fiori

Di bontà, di preghiere,

Sbocciati per amore

Nel cuore dei tuoi bambini.

 

A te mammina un bacio,

un fiore, e tanto, tanto amore.

QUEL CHE POSSIEDE UN BIMBO

Due piedi lesti lesti

Per correre e saltare;

Due mani sempre in moto

Per prendere e per fare;

La bocca chiacchierina

Per tutto domandare;

Due orecchie sempre all’erta

Intente ad ascoltare;

Due occhioni spalancati

Per tutto investigare;

Un cuoricino buono

Per molto e molto amare.

TORNA LA PRIMAVERA

Torna la primavera

Ricca dei suoi doni,

Tornan le rondinelle

E le farfalle ai fiori.

 

Lieti bambini corrono

In cerca di viole,

Alla casetta tornano

Mentre li bacia il sole.

 

E’ tornata la primavera.

PACE ……. GLORIA

Sei gioia del mondo,

grazioso Bambino,

sei Re delle stelle,

benche’ si’ piccino.

 

O Bimbo, sorridi,

non piangere, no!

Per farti contento

piu’ buono saro’.

 

In questo Natale

Fa’ puro il mio cuore!

A tutti i miei cari

Da’ grazie e virtu’.

 

La Pace qui in terra,

la Gloria lassu’.

PASQUA 

Gli uccelli giulivi

Cinguettan sul tetto;

Il ramo d’ulivo

E’ già benedetto!

 

Oh come risplende

Sui prati il bel sole!

E sbocciano i fiori

In tutte le aiuole!

 

E’ tutta una festa

Di luce quaggiù,

La terra si desta:

Risorto è Gesù!

 

E porti la gioia,

La felicità

A tutta la terra,

A mamma e papà.

POESIA

Mi hanno dato una rosa

Da vendere. Questo mestiere

Non l’ho mai fatto!

Ma… volere è potere: lo faccio per dovere….

E per far piacere!

 

Che cosa ci vuole per far

Fiorire una rosa?

Un po’ di luce, un po’ d’acqua

E le cure solerti

Di un intelligente giardiniere.

 

Mi hanno dato una rosa

Da vendere e non conosco il prezzo:

Che valore può avere una rosa,

Un bocciolo di rosa….

La rosa dei venti?

 

Di prezzi se ne possono fare tanti

Quanti sono i complimenti ……

Ma così non concludo niente.

La rosa che mi hanno dato da vendere

Cara Superiora io non la vendo più.

 

C’è dentro il cuore di tutte

Le Suore Anziane e delle meno Anziane

Di questa Casa di Riposo della quale Tu

Ci sei cara e amata Madre, e noi

Mettiamo dentro questa rosa bella,

 

Fresca e profumata, ma, come tutti i

Fiori, senza parola, e diciamo ad essa

Vola dalla nostra amata Superiora

E quello che da noi non si osa, fai

Tu capire con la eloquenza del tuo profumo.